Scaldiamo i motori!

Pronto per Hotel Recovery Plan?

A cura di Giacinto Marchionna

Gli hotel in queste settimane sembrano delle auto di Formula 1 ferme ai box per il pit stop. Un pit stop lungo, qualcosa è andato storto? Forse si, ma la voglia di tornare in pista oggi è tanta. E mentre fino a qualche giorno si parlava di turismo domestico e turismo lento, oggi, con l’apertura dei confini tra regioni italiane e tra nazioni europee, è necessario pianificare delle azioni anche verso l’estero.

Purtroppo, dati alla mano, agli hotel di fascia alta e con prevalenza di turisti stranieri, l’apertura potrebbe slittare al 2021. Perché? I motivi sono tanti. Senza turisti da oltreoceano gli hotel avrebbero una domanda troppo debole a causa della capacità di spesa dei turisti italiani. Quella media di un turista italiano è di 2400,00 € e se un dirigente italiano ha la stessa capacità di spesa di un operaio americano è semplice comprendere che il 2020 è un anno da dimenticare. Solo chi ha una scarsa conoscenza dell’economia del turismo può pensare ad una ripresa da turismo domestico o di prossimità. Quest’ultimo il più delle volte è escursionismo che viene erroneamente scambiato per turismo.

Ma per hotel temerari o che hanno bassi costi fissi, pensiamo a chi ha una gestione familiare ad esempio, abbiamo creato una lista di cose da fare che può aiutare a ripartire con la giusta accelerazione. Non ci sono eventi paragonabili a questa pandemia per cui è impossibile fare previsioni, ma è altrettanto impossibile non fare previsioni.

Davanti al dilemma tra budget e nuovi indici di performance, ecco i nostri suggerimenti:

Budgeting: qual è il giusto approccio?

– Segmentazione: consente di vedere quali settori dell’azienda stanno facendo meglio di altri e impostare una strategia;

– Annullamenti: hai calcolato l’ammontare di prenotazioni cancellate? No? Allora è il momento di creare un excel e tracciare le cancellazioni per settimana o per segmento di mercato. Fidati di noi, questo aiuterà in futuro con la pianificazione;

– Occupazione: ricorda che l’occupazione sarà bassa per i primi mesi, quindi sii molto prudente;

– Costo di vendita: dovrai considerare i costi che saranno più elevati per pulizie, commissioni, servizi igienico-sanitari. E’ in gioco la redditività del tuo hotel;

– Verifica i costi PPC e SEO: sarà necessario fare ricorso all’inbound come all’outbound marketing. Pianifica la giusta strategia e modifica le parole chiave;

– Ricalcola la tariffa base: E’ necessario rivedere la tariffa più bassa a cui puoi vendere una stanza senza andare in perdita;

 

Segmentazione: ed ora cosa facciamo?

– Non conosci i tuoi segmenti di mercato? Allora ora è il momento di segmentare per avere meno problemi alla ripartenza;

– Conosci i tuoi segmenti di mercato? Molto probabilmente negli ultimi 90 giorni il tuo mix di mercato è cambiato, quindi è utile rivedere i segmenti di mercato;

– Le tue tariffe sono associate ai segmenti corretti? Altrimenti è il momento per risolvere tutti i problemi nel tuo PMS;

– Crea una strategia o modifica la tua strategia per segmento di mercato, avrai il tempo di farlo;

 

OTA e contenuti del sito Web

– Aggiorna i tuoi contenuti e le tue immagini su tutte le piattaforme;

– Monitora ogni canale di vendita ed il relativo costo di acquisizione nonché le relative prestazioni;

– Concentrati sul veicolare le vendite attraverso i tuoi canali diretti assicurandoti di fornire informazioni aggiornate sulle procedure di pulizia e sicurezza che hai adottato, affinchè i canali diretti abbiano delle performance migliori rispetto alle OTA;

– Concentrati su una comunicazione emotiva con gli ospiti, non più B2C o B2B ma H2H, human to human;

– Assicurati che le tue tariffe siano impostate correttamente;

 

Distribuzione

E’ necessario guardare ai canali con minori costi di acquisizione del cliente.

– Google – segui i corsi dell’accademia di Google. SEO, CPC e come condurre vendite attraverso i canali diretti. Ricorda che su Google il prezzo più basso è sempre al primo posto, quindi ora è il momento di impostare il prezzo più competitivo sul tuo sito così da essere primo su Google;

– Facebook: coinvolgi maggiormente l’ospite. Attiva il tasto “Prenota ora”. In questo momento la gente ha molto tempo da trascorrere sui social;

– Tripadvisor- aggiorna la tua inserzione. Rivedi le spese di marketing per questo canale;

– Evadi Le RFP: le richieste stanno arrivando, quindi assicurati di evaderle!

–  L’attenzione sarà rivolta all’igiene, quindi sarà importante comunicare eventuali premi o certificazioni;

 

PMS e RMS

– Tariffe: elimina tutte le vecchie tariffe che non ti servono più. Le non rimborsabili ad esempio;

– Rivedi le griglie tariffarie ed i prezzi per tipo di camera;

– Hai troppe tipologie di camere? Cerca di rendere meno complicato il processo di acquisto;

– Guarda le tue tariffe future, aggiorna la politica tariffaria;

– Carica le tariffe anche per il 2021. Gli eventi si sono spostati, come hanno fatto gruppi e altre prenotazioni. Assicurati di non perdere altro business;

Lo sappiamo, c’è tanto altro da fare ma, fermo ai box e in vista della ripartenza, queste sono le azioni che possono permetterti di partire avvantaggiato. In pista, in base all’andamento del mercato, potrai esprimerti, ancora meglio, con altre azioni che ti consentiranno il sorpasso sperato per vincere questa difficile gara.

Hai bisogno di carburante?

Turismore ti dà di più ed ha formulato “Hotel Recovery Plan” per accelerare il tuo business alla ripartenza.

Ecco nel dettaglio cosa faremo per te:

  1. Segmentazione del mercato ovvero definizione dei tuoi “nuovi clienti”. Il mercato è cambiato e creeremo dei differenti profili clienti, ad esempio per provenienza, motivazione di viaggio, età;
  2. Attività di Seo e Sem: Creeremo contenuti per il tuo sito web. Le OTA hanno sospeso le campagne su Google e altri motori di ricerca. E’ il momento giusto per fare brand protection (costi bassissimi) e campagna Google Ads, ad esempio con attività di retargeting (costi da monitorare);
  3. Social media marketing: i tuoi clienti trascorrono molto tempo sui social media. Non è il momento di avere un approccio B2B o B2C. Cureremo il piano editoriale e racconteremo il tuo hotel con un tono di voce sincero (human to human);
  4. Distribuzione da rivedere: “apriremo i rubinetti” ampliando i tuoi canali di distribuzione, da quelli online a quelli offline; non è il tempo di fare gli schizzinosi;
  5. Revenue management: Rivedremo la politica tariffaria e soprattutto garantiremo flessibilità nelle condizioni di prenotazione, formulando offerte semplici e vantaggiose per i tuoi clienti;
  6. Newsletter: Urleremo al mondo la data di apertura creando una news sul tuo sito ufficiale in cui sarà ben chiara la data di apertura. Invieremo la news creando un profilo mailchimp che potrai utilizzare per sempre. Non hai ancora deciso quando aprire? Allora racconteremo come ti stai preparando alla ripartenza facendo una lista delle misure anti covid intraprese. In questo momento i tuoi clienti vogliono sapere quando riaprirai e se il tuo hotel sarà sanificato e sicuro. Sarà la pagina più visitata dai tuoi clienti;

Turismore ti dà di più ed ha pensato ad un contratto con “soluzione rateizzata”. In questo caso il vantaggio consiste nella possibilità di rateizzare l’investimento nel corso del 2021 senza interessi, con un periodo di “pre-ammortamento” fino a dicembre 2020.

Scrivici a hello@turismore.it

Andremo al mare quest’estate? ORGANIZZAZIONE è la parola chiave

A cura di Giacinto Marchionna

 

Pur occupandoci prevalentemente di revenuemarketing per boutique hotels, alcune destinazioni balneari di Puglia e Basilicata hanno richiesto il nostro aiuto, in virtù delle nostre competenze in destination management.

E mentre gli operatori turistici hanno storicamente la capacità di organizzarsi, lottando tra sopravvivenza e ripartenza, alcune pubbliche amministrazioni si preoccupano di agevolare una ripresa turistica più veloce in modo da salvare la stagione.

Una delle problematiche nuove e più diffuse è la gestione della spiaggia libera: chiusa, aperta ma gestita dagli stabilimenti balneari privati, aperta ma a numero chiuso? E il distanziamento fisico? E i bambini? E se non si trova posto?

Tutti questi dubbi non fanno altro che creare timore, incertezza ma soprattutto potrebbero rovinare l’esperienza sia di turisti che escursionisti che vogliono concedersi qualche ora al mare.

E allora, in attesa di una normativa, che tarda ad arrivare, abbiamo suggerito alle PA alcune misure che permetterebbero l’uso della spiaggia libera per favorire i consumi che quest’anno saranno già di per se ridotti:

  1. Campagna di sensibilizzazione per i bambini: se gli italiani hanno ben compreso come comportarsi in questi mesi, i bambini potrebbero non rendersi conto dei rischi del contatto con altre persone. Forse un cartone animato o degli sketch teatrali potrebbero essere più comprensibili ai bambini;
  2. Individuare gli accessi alle spiagge libere con i relativi corridoi di ingresso ed i corridoi di uscita;
  3. Suddividere la spiaggia libera in piazzole immaginarie (10 mq dovrebbe essere la misura di ciascuna) per calcolare il numero massimo di spazi;
  4. Obbligo di occupazione della piazzola con distanziatore da spiaggia (in commercio c’è già Safe beach Space, brevetto di un’azienda sarda);
  5. Regolare gli accessi presidiando i corridoi di ingresso con l’aiuto della comunità previa formazione (es. associazioni di volontariato, cittadini che percepiscono il reddito di cittadinanza,…);
  6. Prenotazione attraverso app e telefono: per chi non volesse rischiare di non trovare una piazzola libera si può ipotizzare la prenotazione, in due passaggi, della propria piazzola indicando giorno della settimana e fascia oraria preferita (es. 07-10, 10:15-14, 14:15- 19:00). Ce ne sono molte in commercio dedicate agli stabilimenti balneari e qualche programmatore ha già pensato di adattare il prodotto alle spiagge libere. Per persone più anziane, forse la prenotazione telefonica può essere più semplice.

Troppo complicato? Se l’alternativa fosse la spiaggia libera chiusa, crediamo che, con creatività, innovazione e organizzazione, si potrà andare al mare anche quest’anno, in sicurezza. E’ una questione di sanità mentale e queste regole accompagnate da buon senso rendono possibile lo svago, anche per le fasce più deboli.

 

Una nuova epoca con alberghi rispettosi dell’ambiente

A cura di Federica Francione

Spesso dopo un periodo di arresto, la reazione naturale è il cambiamento, una ripresa veloce sì, ma con delle mutazioni nei comportamenti e nei pensieri. Queste variazioni, dipendono dal fatto di aver avuto più tempo per apprezzare aspetti che precedentemente si davano per scontati oppure osservare ed analizzare elementi ai quali prima dello stop, non si aveva mai dato attenzione. In questa categoria rientra l’ambiente. Probabilmente voi tutti, Direttori o proprietari di Hotel compresi, avrete ascoltato delle notizie riguardanti la Laguna di Venezia che ha ripreso ad avere l’acqua limpida ed ha visto il ritornare di pesci prima scomparsi, oppure il ritorno dei cigni in Darsena a Milano piuttosto che il ritorno delle lepri nei parchi pubblici sempre di Milano. Avvenimenti banali magari qualcuno potrà dire, e invece no.

Questi sono avvenimenti che, con la presenza dell’uomo si può dire invadente e non rispettosa dell’ambiente in cui egli è ospite (non dimentichiamoci di dover avere rispetto per l’ambiente in cui ci troviamo “senza mutarlo significativamente”, principio della sostenibilità) abbia impedito il verificarsi di eventi come quelli appena descritti. Per cui, in un momento di pausa dell’attività frenetica dell’uomo e delle relative attività produttive, come lo stop all’ospitalità in albergo, la natura ritorna a vivere. Detto ciò, l’attenzione si sposta su quella che sarà la vita post Coronavirus, cosa vorrano sentirsi dire i futuri ospiti per poter essere mossi dalla voglia di viaggiare con tranquillità e che cosa potranno fare gli alberghi nel loro piccolo per poter aiutare l’ambiente circostante ad esprimersi così come sta facendo in questa stasi economica? 

Partendo con le azioni che gli Hotel possono fare per trasmettere sicurezza ai futuri ospiti intenzionati a prenotare, qui di seguito riporto delle azioni da adottare.

Piccoli gesti, ma concreti:

  • All’arrivo svolgere il fast check-in: ossia consegna chiave e accompagnamento in stanza. Per fare questo dunque sarà quasi d’obbligo ricevere i documenti via email prima della data di check-in;
  • Al ricevimento presenza dei dispenser di gel igienizzante e salviette igienizzanti mani entrambi a disposizione di tutti;
  • Piccole frasi importanti per allontanare la paranoia e il timore derivante dalla situazione a quel punto superata;
  • Comunicare che vi è stata fatta una sanificazione di tutti gli spazi comuni e delle singole stanze; 
  • Comunicare che il personale è stato formato in merito ai protocolli da seguire per il rispetto dell’igiene dei luoghi in comune; 
  • Copriletto da eliminare;
  • Kit per la preparazione di the o altra bevanda calda in camera per non creare sovraffollamento degli spazi comuni; 
  • Room Service senza supplemento; 
  • Accesso centro benessere (dove presente) su prenotazione per singoli ospiti.

Come detto precedentemente, ad oggi l’attenzione oltre che per la sicurezza dell’ospite è spostata anche sull’ambiente dando prevalenza alla sua conservazione. Il rispetto da parte degli Hotel nei confronti dell’ambiente e la comprensione della sua importanza, può essere comunicata attraverso l’ottenimento di alcune certificazioni dedicate alla sostenibilità nel mondo dell’hotellerie.  Qui di seguito riporto alcune dell più conosciute e più affidabili:

    • LECS: Luxury Eco Certification Standard, garantisce la sostenibilità degli hotel di lusso;
    • Legambiente Turismo: il marchio di qualità ambientale per il settore turistico di Legambeinte che prevede un decalogo che indica gli obiettivi di sostenibilità nella gestione ordinaria delle imprese ricettive, un’attività di formazione rivolta agli operatori, una verifica annuale presso le imprese aderenti a garanzia dei clienti;
    • Earth: European Alliance for Responsible Tourism and Hospitality, raggruppa diverse realtà in vari paesi europei che operano secondo i principi di sostenibilità e responsabilità ambientale;
    • ISO 14001: lo standard internazionale per i sistemi di gestione ambientale più utilizzato al mondo, ed è il principale standard di sistema di gestione che specifica i requisiti per l’implementazione e il mantenimento di un Sistema di Gestione Ambientale. Questa certificazione è utile per controllare gli aspetti ambientali e ridurre gli impatti, garantendo la conformità legislativa;
    • ISO 21401: uno standard di recente introduzione che si rivolge nello specifico al settore turistico. Non solo per il Turismo ed i servizi ad esso correlati, ma pensando ad un sistema di gestione rivolto anche alle strutture ricettive. La norma indica quali sono i requisiti ambientali, sociali ed economici da adottare da parte di chi eroga servizi di ospitalità per ottenere la suddetta certificazione;
    • ISO/TC 228: E’ un comitato che si occupa di standardizzare la terminologia nell’ambito dele certificazioni ambientale e specifica i tipi di servizi che gli operatori del settore turistico devono adottare. Questi standard si rivolgono anche alle attività relazionate con il turismo ed alle destinazioni turistiche. Queste informazioni saranno utili per i decision makers in un’ottica di sostenibilità ambientale e per ottenere le certificazioni ISO nell’ambito turistico;
    • ECO-LABEL per il TURISMO: è applicabile a tutte le strutture turistiche che prevedono.  Queste che si fregiano del marchio ecologico europeo di distinguono per l’impegno verso la salvaguardia dellìambiente e, di riflesso, della saluta umana. La richiesta dev’essere inoltrata dal proprietario o dal direttore;
    • Green Travel Award: è il premio espresso annualmente da GIST, il Gruppo Italiano Stampa Turistica che all’interno della Federazione della Stampa riunisce i giornalisti di viaggio. Premia le eccellenze italiane del turismo sostenibile e responsabile: agriturismi, bed & breakfast, bio spa, villaggi eco, ospitalità con gusto, organizzatori di viaggi.

Il perseguimento di questi standard e quindi l’ottenimento infine di una certificazione, fanno sì che l’Hotel possa dimostrare concretamente il suo impegno nell’operare nel rispetto dell’ambiente. Ad ogni modo, ottenere una di queste certificazioni  richiede un lavoro non indifferente con delle tempistiche a volte lunghe. Per ovviare a questo, ma per essere comunque al passo con questa sensibilità ambientale sempre più crescente, proponiamo agli alberghi di seguire alla lettera e concretamente delle azioni. Seguendo le linee guida definite come “protocolli standard”, si potrà ottenere la definizione di Eco Hotel. A quel punto l’Hotel otterrà delle foglie che simboleggeranno l’essere green, di cui il punteggio massimo sarà di quattro foglie per l’applicazione di tutte le regole, andando poi a diminuirle in base al comportamento di ognuno. 

Qui di seguito riporto “I protocolli standard” da seguire:

  • Utilizzo del cibo locale; 
  • Possibilità di raggiungere l’Hotel a piedi o con mezzi green (bici, auto o bus elettrici);
  • Prodotti per la pulizia esclusivamente ecologici; 
  • Risparmio energetico;
  • Linea cortesia bagno, no singoli prodotti, ma dispenser multiuso;
  • Riduzione dello spreco di acqua, non avendo lavandini con timer;
  • Riutilizzo dell’acqua piovana; 
  • Riciclo differenziato dei rifiuti minimo all’80%;
  • Raccolta differenziata per tutti i rifiuti e per ogni singola camera;

Ad ogni turista/ospite spetterà poi a sua volta organizzare in maniera sostenibile la propria vacanza seguendo dei semplici passi sin dalla programmazione della vacanza scegliendo tour operator e associazioni che organizzano viaggi “etici”. Pensando anche all’impatto ambientale del proprio viaggio e limitarlo, cosi da informarsi e condividere esperienze e buone pratiche con la tecnologia. Una volta messo a punto l’itinerario di viaggio bisognerà, preferire strutture sostenibili andando a visitare aree ad alto valore naturalistico e culturale, valorizzando cosi i prodotti tipici locali, a km zero e biologici andando sempre a rispettare i costumi, la cultura e gli stili di vita locali, favorendo l’economia, le tradizioni, l’artigianato locale. 

Per cui, cosa aspetti? Sii green anche tu .. e dimostra che questa pausa ha fatto apprezzare anche a te e al tuo Hotel aspetti che prima d’ora avevi sottovalutato!

 

Per approfondimenti su questo argomento ed ulteriori informazioni, contattaci all’indirizzo email: hello@turismore.it

Turismore srl
via Dante Alighieri, 11/H
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